BURGIO

Il piccolo borgo di Burgio si trova nell’entroterra di Agrigento.

La sua vitalità artigianale si fonda su un’importante tradizione ceramica, accompagnata a quella molto particolare della fabbricazione di campane. È una delle città della ceramica siciliana di maggiore raffinatezza, le cui luminose policromie e i creativi manufatti l’hanno sempre messa al centro di intensi scambi, sia commerciali che culturali.

Tutto questo nasce dalle cave di argilla sottostanti, che hanno fornito il materiale e stimolato l’inventiva per secoli. La vicinanza a Caltagirone, a Sciacca e al mare, hanno agevolato il trasferimento di ceramisti, sviluppando la produzione di terracotta smaltata, e reso questo piccolo centro un punto di riferimento per artigiani e maestri venuti da diverse regioni italiane per conoscere la maestria locale. Maestria che si impose in diversi tipi di produzione: dai vasi da farmacia, ai mattoni per pavimenti dalle policromie tipiche, alle opere sacre.

Non manca ovviamente tutta la produzione di manufatti destinati all’uso quotidiano e domestico. Le cucine sono colorate da giare e scolapasta decorati secondo una precisa identità stilistica i cui colori nascono ancora oggi da antiche formule tramandate nelle generazioni artigiane.
Che siano quartare, lanceddi, ‘nzri, o lemmi sono la luce e il colore che rendono tutte le forme create a Burgio uniche e inconfondibili.

Nelle campagne che circondano Burgio, si coltivano arance, pesche e olive che sono tra le più rinomate di tutta la produzione siciliana.

Altra specialità è quella della lavorazione del latte che, grazie alla maestria dei casari del luogo, ha dato origine a squisite varietà di formaggi, come il primosale, il canestrato o la ricotta.

Tra i piatti tipici, ci sono senza dubbio le salsicce cotte alla brace insieme alle stigghiole (ossia budella di agnello farcite con cipollotti), da gustare insieme alla muffuletta o la tabisca, entrambe sono schiacciate di pasta di pane cotte in forno e condite con olio, sale e pepe, formaggio pecorino o sarde.

Parlando di dolci, non si può non citare la grabuscia, una pasta di pane fritta e ricoperta di zucchero. In particolare, il giorno di Santa Lucia a Brugio la tradizione prevede di preparare la cuccia. Si tratta di grano bollito e condito con vino cotto, oppure ricotta o latte e cioccolato, a seconda dei gusti. Le feste sono fatte per essere celebrate, anche e soprattutto a tavola, dove si usano le ceramiche più belle e si cucinano i piatti più golosi: per Natale, si preparano le cuddureddi cu i ficu che sono crostatine di pasta dolce con fichi secchi, mandorle e zuccata e i tetù ed i taralli, ossia biscotti di pasta frolla ricoperti di una glassa di zucchero.

Piatto popolare con barca a vela 
Foto Gruppo Fotografia Aula 21